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La prima visita

La prima visita dal chiropratico consiste nel raccogliere l’anamnesi del paziente e nell’effettuare un esame generale della salute dello stesso. Si passa poi all’analisi di eventuali radiografie a cui segue un accurato esame dell’apparato muscolo-scheletrico, in particolare della spina dorsale e delle altre articolazioni coinvolte. Da questo momento comincia la terapia che consiste in una manipolazione, la quale, tramite un movimento di intensità e direzione controllate, consente una delicata correzione delle parti della colonna vertebrale o degli arti che non si muovono bene.

Termoscopio

L’esame completo della spina dorsale viene effettuato in ogni seduta. Esso si avvale anche dell’uso del “termoscopio” (vedi foto), uno strumento che misura la differenza di temperatura sulla pelle tra la parte sinistra e la parte destra della vertebra, confrontandola con la temperatura delle altre vertebre. Ciò permette di localizzare le articolazioni malfunzionanti e quindi necessitanti di trattamento.

Le visite successive

Quanti trattamenti sono necessari e come mi sento dopo il primo trattamento?
Naturalmente il numero di trattamenti necessari varia di caso in caso. E’ importante spiegare prima di tutto che generalmente non si tratta di due vertebre che con uno schiocco tornano nella posizione d’origine. Due vertebre, anche leggermente spostate, possono provocare limitazioni nei movimenti (blocco); questo cattivo funzionamento prende il nome di sublussazione. Essa viene corretta con un movimento di intensità e direzione controllate e predefinite nell’esame fisico del paziente. Il rumore che a volte ne risulta non deriva dal “ritorno” della vertebra al suo posto d’origine, ma dall’eliminazione del vuoto tra le due articolazioni. La correzione di una sublussazione può essere raggiunta solo gradualmente, non con un solo trattamento, anche se un sollievo dai sintomi può essere raggiunto già dopo la prima seduta.

Una volta ottenuto sollievo dai sintomi e stabilità tra le vertebre, anche la frequenza dei trattamenti diminuisce. In generale, per assicurare una maggiore stabilità tra gli anelli vertebrali, sono necessari almeno cinque trattamenti nei casi più semplici e dieci nei casi più complicati, (raramente anche 15-20). Queste variazioni dipendono dall’età del paziente, dalla cronicità o dalla presenza di altri problemi (per es. artrite). Una volta alleviati i sintomi, l’obiettivo è quello di stabilizzare la funzionalità vertebrale: in questa fase vengono consigliati esercizi specifici per rafforzare i muscoli e i tessuti molli ed evitare le recidive. Infine la terapia di mantenimento con controlli più distanziati ma regolari per prevenire e correggere in tempo eventuali piccoli problemi, prima che diventino più gravi.

Riabilitazione
Dopo il trattamento chiropratico, è importante che il paziente impari ad assumere una postura corretta e a sollevare pesi senza danneggiare la schiena. Il nostro studio offre anche la possibilità, con il metodo Feldenkrais e DNS (Dynamic Neuromuscolar Stabilisation) di imparare a muoversi in maniera più consapevole ed “economica “possibile. Un buon programma di esercizi ha la durata di almeno 3-4 mesi; i primi risultati si ottengono non prima di 6-8 settimane, tempo di cui muscoli e legamenti hanno bisogno per rigenerarsi.

Prevenzione
La prevenzione è naturalmente molto importante. Evitate carichi unilaterali sulla colonna vertebrale o anche di stare seduti per molte ore.

Per altre informazioni o chiarimenti rivolgetevi al vostro chiropratico.